Visita alle saline di Cervia

E’ domenica 26 settembre quando, con un gruppo di persone tra non vedenti e accompagnatori dell’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti della provincia di Ravenna ci rechiamo,suddivisi su varie auto, ad una visita alle saline di Cervia. Sono presenti anche la presidente e il vicepresidente.

Verso le 10 raggiungiamo la zona delle saline, adiacente alla Statale Adriatica, in un punto interdetto al pubblico. Alcuni tra le maestranze che estraggono il sale ci fanno da cicerone. Vi sono 5 saline più piccole, di circa 2 metri per 5, dove il sale viene estratto ancora in modo tradizionale e varie saline più grandi, da un Km per 2 metri, in cui il sale viene estratto con apposite macchine. L’acqua delle saline proviene dal mare, che le raggiunge durante l’alta marea.

Questa poi evapora, specie durante l’estate, aumentando la concentrazione del sale fino a farlo precipitare sul fondo della salina, costituito da materiale argilloso impermeabile. La concentrazione del sale viene mantenuta costante aggiungendo adeguate quantità di acqua marina. Il sale che precipita sul fondo delle saline si depura delle componenti amare rendendo il sale di Cervia più dolce e più pregiato.

Quindi le maestranze, con dei semplici attrezzi, come delle pale in legno, sospingono il sale verso uno dei bordi della salina, dove questo forma una specie di salsicciotto. A questo punto il sale viene caricato su una carriola dai manici molto lunghi e con una lunga ruota cilindrica, che può contenere fino a 100 Kg, viene trasportato, filtrato con dei setacci in legno, quindi confezionato in sacchi.

Questa lavorazione è alquanto faticosa ed oltretutto avviene nei mesi estivi, in particolare a luglio e agosto,,quando fa molto caldo. Nelle saline dove il sale viene estratto a macchina la lavorazione avviene in modo automatico e durante tutto l’anno, con molto meno dispendio di energie da parte delle maestranze. Attualmente il commercio è in attivo.

Le saline sono presenti da molti secoli, prima ancora dell’epoca romana. Allora il sale era molto più importante di oggi perché veniva usato per la conservazione degli alimenti, oltre che per condirli, esisteva pure la via Salaria che da Roma portava a Cervia per gli approvvigionamenti.

Terminata questa interessante visita alla salina e congedatici dai nostri istruttori, tra i quali un signore di 88 anni, il nostro gruppo si è diretto a Cervia, dove in una trattoria sulla riva del canale si è consumato un pranzo a base di pesce.

Nel frattempo il tempo si era oscurato, tant’è che siamo rientrati a Ravenna mentre era in corso un violento temporale.
La visita è stata interessante. Alla fine del pranzo ci siamo dati appuntamento alla prossima iniziativa.

 

30-09-2021
Riccardo Satriano