Progetto di ricerca sull'accessibilità dei supermercati e sulle abitudini di spesa degli ipovedenti

Venerdì 19 luglio alle ore 11,00  presso gli uffici dell'I.RI.FO.R e dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti  dell'Emilia-Romagna, situati in via dell'Oro 1 - Bologna
Viene presentata alla stampa l'iniziativa denominata: “Progetto di ricerca sull'accessibilità dei supermercati e sulle abitudini di spesa degli ipovedenti.”

Il progetto, proposto dalla dott.ssa Monica Simone, dottoranda del dipartimento di Filosofia e Comunicazione (FILCOM) dell’Università di Bologna, vede inoltre coinvolti la sede territoriale U.I.C.I. di Bologna e la Presidenza Nazionale dell'Istituto per la Ricerca Formazione e Riabilitazione. Prende parte al progetto una decina di coppie formate da persone ipovedenti.

La parte che segue è il progetto presentato dalla dottoressa Simone all’I.RI.FOR e all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti  dell'Emilia-Romagna che hanno accettato di collaborare con il patrocinio all’iniziativa, il coinvolgimento delle coppie di persone ipovedenti e la divulgazione del lavoro.

PREMESSA
In Italia l’ipovisione interessa più di 1,3 milioni di persone (dati IAPB, 2017), numero che rende rilevante lo studio di strategie volte a migliorare l’accessibilità dei luoghi pubblici e l’agilità delle attività quotidiane per le persone coinvolte.

Il presente progetto si propone di indagare le pratiche usate abitualmente dalle persone in situazione di ipovisione nel fare la spesa. Lo scopo è quello di analizzare risorse e limitazioni presenti nello spazio del supermercato adottando la prospettiva delle/gli utenti ipovedenti, in modo da trarre informazioni utili per ripensare tale spazio in termini di una accessibilità e agilità d’uso il più possibile inclusive.

Fare la spesa è un’attività quotidiana che si rende rilevante sia in relazione alla qualità della vita delle persone in condizione di ipovisione, sia in relazione alle possibilità di ricerca. Il supermercato, infatti, è uno spazio particolarmente ricco di stimoli sensoriali e al contempo uno spazio dotato di un certo grado di flessibilità e inclinazione al cambiamento, aspetti che lo rendono un possibile laboratorio di buone pratiche di accessibilità e inclusione.

Negli ultimi anni, alcune catene della grande distribuzione hanno manifestato interesse a orientarsi verso una maggiore accessibilità dei supermercati per le persone con disabilità della vista. Per esempio, grazie alla collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), le catene Carrefour e Auchan offrono alle persone con disabilità della vista un servizio di accompagnamento e assistenza alla spesa attivo già in due dei loro punti vendita (rispettivamente, a Torino e Roma).

Sebbene questo servizio sia a tutti gli effetti un progresso verso l’accessibilità, riteniamo che (a) si possa e si debba lavorare anche nella direzione di aumentare l’accessibilità in vista di una fruizione autonoma dei supermercati e (b) che tale lavoro debba essere pensato in un’ottica sistematica, cioè in vista di buone pratiche che non restino circoscritte ad aree ristrette, ma che possano essere estese.

Uno studio delle modalità con cui le persone ipovedenti fanno la spesa al supermercato può rappresentare la base da cui partire per formulare linee guida e interventi che sintetizzino le differenze che compongono la realtà dell’ipovisione. A tale proposito, riteniamo che la collaborazione con I.RI.FO.R. sia rilevante, perché consentirebbe di unire le conoscenze scientifiche e le metodologie di ricerca di ambito accademico e le competenze e l’esperienza di un ente specializzato sulle disabilità della vista e sull’accessibilità.

METODI
Il presente progetto intende adottare una combinazione di due metodologie di indagine:

1.       Un’etnografia del fare la spesa.

2.       Un’indagine condotta sottoforma di un questionario on line.

Le due parti della ricerca, che sono descritte dettagliatamente nel seguito del progetto, verranno realizzate dopo aver ottenuto il parere positivo del Comitato Etico della Ricerca Psicologica dell’Alma Mater Università di Bologna, a garanzia del rispetto dei criteri etici nello sviluppo della ricerca.

Etnografia del fare la spesa
Questa parte del progetto prevede la realizzazione di uno studio sul campo da realizzarsi in un supermercato precedentemente individuato e disponibile. Lo studio prevede il coinvolgimento di un numero di <10 partecipanti in situazione di ipovisione e delle persone con cui i partecipanti coinvolti sono soliti andare a fare la spesa, in qualità di accompagnatori.

Lo studio prevede l’osservazione sul campo e la videoregistrazione dell’attività dall’ingresso nel supermercato alle casse. I dati video saranno raccolti e trattati solo dopo aver ottenuto il consenso informato di tutti i partecipanti coinvolti ai sensi della normativa Europea in materia di privacy (Regolamento UE 2016/679).

I dati raccolti saranno sottoposti ad analisi secondo i metodi sviluppati nell’ambito dell’Analisi della Conversazione e dell’analisi multimodale dell’interazione.

L’Analisi della Conversazione (AC) è un approccio allo studio delle interazioni sociali spontanee elaborato a partire dai tardi anni ’60 da Harvey Sacks, Emanuel Schegloff e Gail Jefferson. L’AC parte dall’assunto che l’ecologia del linguaggio sia l’interazione faccia a faccia e che le strutture linguistiche siano prodotte dai parlanti in funzione di tale ecologia. In questa prospettiva, le strutture linguistiche usate dai parlanti riflettono le loro interpretazioni della situazione comunicativa in cui si trovano e, allo stesso tempo, contribuiscono a formare e modificare il corso dell’interazione a cui i parlanti prendono parte. Con la diffusione di tecnologie facilmente trasportabili per la registrazione di dati audiovisivi, come la videocamera, l’AC si è aperta all’analisi del comportamento non verbale e dell’interazione tra partecipanti umani e artefatti, incluso l’ambiente materiale e gli oggetti in relazione ai quali le interazioni si svolgono. Nell’ambito dell’AC si sono così sviluppate numerose linee di ricerca che comprendono situazioni comunicative e attività diverse, sia ordinarie che istituzionali.

Questionario sulle abitudini di spesa delle persone ipovedenti
Questa parte del progetto prevede la somministrazione di un questionario online al maggior numero possibile di persone in situazione di ipovisione. Lo scopo del questionario sarebbe quello di sondare le abitudini legate al fare la spesa in modo da trarre informazioni statisticamente significative sulle preferenze delle persone coinvolte. Queste informazioni permetterebbero di avere un quadro più ampio della popolazione e di supportare con evidenze quantitative le evidenze qualitative che emergeranno dallo studio etnografico.

REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
L’ideazione del progetto si avvale del contributo di Marco Fossati, istruttore di Orientamento e Mobilità e Autonomie Personali, nonché della supervisione della prof.ssa Renata Galatolo, professore associato in Psicologia presso il dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna.

La realizzazione del progetto sarà a carico del dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Alma Mater università di Bologna, in particolare del gruppo di ricerca in Scienze Cognitive e del dottorato in Philosophy, Science, Cognition and Semiotics.

All’I.RI.FO.R. è richiesto il coinvolgimento di persone in situazione di ipovisione, nonché una collaborazione estesa anche all’ideazione e alla divulgazione della ricerca.

RESTITUZIONE
L’analisi dei dati etnografici e dei dati provenienti dal questionario produrrà evidenze utili non solo ai fini della ricerca accademica, ma anche e soprattutto al fine di elaborare delle linee guida per l’accessibilità dei supermercati per le persone in situazione di ipovisione. Dallo studio potranno emergere, inoltre, materiali utili ai fini della formazione del personale addetto all’accompagnamento e al supporto delle/gli utenti ipovedenti.